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Nella newsletter di oggi:

  • 💡 Dove Siamo nel Ciclo Economico

  • 📣 Le news della settimana

  • 📈 Ritorno della DeFi: commissioni +76%

Iniziamo!

💡 Analisi

Dove Siamo nel Ciclo Economico

Quando i mercati si muovono per motivi “macro” (economia, tassi, inflazione), il momento in cui entri è quasi importante quanto cosa compri.

Questa guida ti aiuta a:

  • capire a che punto siamo del ciclo economico,

  • cosa significa per azioni e crypto,

  • come muoverti senza complicarti la vita.

Andiamo dritti al punto👇

Negli ultimi mesi i mercati hanno continuato a muoversi soprattutto per fattori “macro”: crescita economica, inflazione, tassi, forza del dollaro. In queste fasi il quando entri spesso pesa quanto il cosa compri. L’idea di fondo oggi è semplice: l’economia americana regge ancora, ma gli indicatori che di solito anticipano il futuro mostrano prudenza. Non è uno scenario in cui avere panico, ma è la parte matura del ciclo in cui conviene essere selettivi e avere un piano.

Macro

Dopo un primo trimestre debole, il PIL USA è rimbalzato: nel Q2 2025 la crescita è stata circa +3,8% sul trimestre e +2,1% sull’anno.

Fin qui bene: l’attività non si è fermata.

Però l’inflazione, che tutti vorrebbero vedere scendere in modo pulito, ha fatto un piccolo passo indietro: ad agosto siamo attorno al 2,9% annuo e +0,4% mese su mese. Numeri non drammatici, ma abbastanza da convincere la Fed a non correre con i tagli dei tassi.

Anche il mercato del lavoro, che finora era stato il pilastro della resilienza, inizia a mostrare qualche crepa: disoccupazione al 4,3% e solo +22mila nuovi posti a agosto. Non è recessione, ma è un ritmo più lento.

Si sente pure nell’umore: la fiducia dei consumatori è scesa a 55 circa, uno dei livelli più bassi dall’inizio 2023. Le imprese, dal canto loro, sono ancora in leggero territorio espansivo (PMI manifatturiero intorno a 52, servizi circa 50), ma è più “galleggiamento” che vera spinta.

“La curva 10Y–2Y è tornata positiva (circa +0,55%): segnale meno negativo, ma dopo un lungo periodo di inversione conviene restare selettivi perché l’economia potrebbe comunque raffreddarsi nei prossimi trimestri.

In sintesi: il motore marcia, ma la strada davanti non è tutta in discesa. Meglio guidare con attenzione.

Tassi e dollaro

La Fed ha fatto un taglio leggero del tasso di riferimento (da 4,50% a 4,25%).

È più un aggiustamento che l’inizio di una stagione di tassi in calo.

In parallelo, il dollaro si è ammorbidito: l’indice DXY è sceso verso 99.

Per gli asset rischiosi — soprattutto le crypto — un dollaro meno forte di solito è una mano sul vento: non spinge da solo, ma aiuta la navigazione.

Se questa debolezza dovesse durare (DXY stabilmente sotto 100), potremmo vedere più appetito per rischio anche fuori dagli USA.

Azioni USA

I principali indici americani sono ancora vicini ai massimi.

Il punto non è dire “salgono quindi compro” o “sono alti quindi scendo”: il punto è il rapporto qualità/prezzo.

Oggi i multipli (P/E, P/S) sono elevati e il confronto con i Treasury a 10 anni (intorno al 4,7%) non è così favorevole come in passato.

Se gli utili rallentano un po’ e il sentiment resta fragile, i listini diventano più sensibili alle delusioni.

Non serve farsi uscire dal mercato, ma ha senso privilegiare aziende solide, cassa vera e, per chi accumula, un PAC per diluire i prezzi nel tempo.

Crypto

Nel mondo crypto il quadro è costruttivo, ma non “bollente”.

Bitcoin appare in fase positiva: metriche come l’MVRV-Z stanno in zona di forza ma non di eccesso (intorno a 2,3: per capirci, sopra 3,5 storicamente siamo più vicini a picchi di ciclo).

Si vedono profitti realizzati più alti rispetto al 2021 e un aumento dei cosiddetti Coin Days Destroyed: significa che alcune monete ferme da tempo stanno tornando in movimento, tipico delle fasi più mature.

Gli holder di lungo periodo stanno distribuendo una parte, che è fisiologico.

La parte interessante è sulle altcoin: togliendo BTC, ETH e stable, la capitalizzazione complessiva è attorno a $900 miliardi, ancora sotto i massimi 2021.

Tradotto: la grande rotazione “tutte le alt salgono” non c’è ancora stata in modo pieno.

Cosa fare oggi

Se parti adesso o vuoi semplificare, punta a un approccio ordinato. Tieni un cuscinetto di emergenza (3–6 mesi di spese) e investi solo soldi che non ti servono a breve.

In equity, evita il “tutto subito”: meglio qualità e acquisti diluiti.

In crypto, costruisci un “core” con BTC ed ETH; poi valuta poche altcoin con fondamentali.

Imposta prima le regole:

  • quando prendi profitto

  • quanto accetti di perdere su una singola posizione

  • quando riduci se la tesi cambia.

Per capire se la rotazione verso le alt sta prendendo corpo, guarda poche cose, senza diventare analista: Dollar Index sotto 100 per un po’ di tempo, dominance BTC che smette di salire, funding in aumento, stablecoin in crescita.

Se due o tre di questi tasselli si allineano, puoi aumentare con calma il peso delle alt (sempre entro limiti chiari).

Disclaimer: i risultati passati non garantiscono rendimenti futuri. La quota crypto va adattata al proprio profilo di rischio.

Investitore Moderno Admin Team

📣 Update

Le news della settimana

📈 Segnale

Il Grafico della settimana

Ritorno della DeFi: commissioni +76%

A settembre i protocolli hanno incassato $600M di commissioni (da $340M a marzo).

Uniswap, Aave ed Ethena guidano il rientro su ricavi reali e fondamentali: meno “tokenomics da meme”, più buyback, ripartizione delle fee e liquidità di proprietà del protocollo (POL).

Se questa newsletter ti ha dato almeno 1 idea utile, inoltrala a un amico che vuole investire in modo intelligente.

Alla prossima

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